Nella convinzione che la conoscenza del proprio territorio renda una comunità più consapevole del proprio ruolo (e quindi più attenta) nella gestione del territorio stesso, l'Ecomuseo ha avviato sin da subito un progetto formativo, in sinergia con la scuola, partendo dai più giovani dei cittadini: il Curricolo Locale.
Era il 2001, quindi prima ancora che il Servizio Ecomuseo fosse istituito dai Comuni, quando nelle scuole elementari dell'Istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori si introduceva un' ora dedicata al Curricolo Locale, nella quale, con metodologie creative e laboratoriali, si facilita ai bambini la conoscenza, non solo della storia, ma anche della realtà attuale del territorio in cui vivono.
Il primo anno l'Ecomuseo supportò la scuola nell'organizzare un percorso formativo rivolto ai docenti, lasciando poi a loro la facoltà di scegliere i vari argomento da sviluppare.
Oggi, a distanza di anni, nella scuola si sono trattati moltissimi argomenti legati al territorio, riuscendo così ad avvicinare anche i più piccoli alla conoscenza di importanti personaggi storici del luogo, arti e mestieri del passato come del presente, di chiese, castelli, siti archeologici nonchè siti d'importanza naturalistica.
Due dei tanti progetti svolti si sono poi conclusi con altrettante pubblicazioni:
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Nel 2009 "El pont de l'èra". L'elemento architettonico caratteristico delle antiche dimore della valle, il ponte attraverso il quale si accedeva anche con il carro alla parte alta della casa, è stato, con questo progetto, indagato in tutte le sue forme. Censito, studiato, riportato su schede con foto e disegni dei bambini, il ponte (o rampa) è risultato costituire ancora un importante patrimonio architettonico della zona, sia per numero (ne sono stati censiti più di 300) che, almeno per alcuni esemplari, per bellezza e imponenza. |
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Nel 2005 "Sulle ruote della memoria", attuato con le insegnanti di religione. Oggetto d'indagine le 3 chiese pievane della Valle, delle quali si è imparata la storia, dapprima sui banchi e poi con passeggiate per raggiungerle a piedi. Nel progetto sono stati coinvolti parroci, storici locali, appassionati collezionisti e anziani, dai quali i bambini hanno saputo carpire racconti, scovare foto o documenti. Il percorso è stato condiviso anche da alunni di religioni diverse, arricchendolo così di un importante incontro e scambio culturale. |
