Nel 2009 l’Ecomuseo della Judicaria ha colto l’opportunità offerta dal bando 1/2009 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della P.A.T., riguardante lo “Sviluppo locale sostenibile” attraverso interventi per la tutela e fruizione del patrimonio naturale e culturale, di valorizzazione ambientale e di sostegno all’offerta di servizi di rete per lo sviluppo turistico, presentando un proprio progetto.
Si trattava di un progetto sovra-comunale riguardante in senso lato “la viabilità delle Giudicarie Esteriori e del Tennese”, in un ottica di promozione territoriale e turistica sostenibile. Si optò per la tematica della “viabilità” ritenendola quella che maggiormente e realmente lega i comuni e le comunità delle Giudicarie Esteriori e del Tennese. La viabilità unisce il territorio in senso lato, oggi come ieri, come unisce, ed ha sempre unito, le sue comunità culturalmente e socialmente.
In particolare il progetto prevedeva due azioni specifiche:
la realizzazione della nuova cartografia con la predisposizione di bacheche informative, da posizionarsi sull’intero territorio dell’Ecomuseo;
la ristrutturazione dello storico Ponte delle tre Arche, snodo centrale del sistema viario giudicariese fin dal medioevo.
Con queste due azioni il progetto spaziava quindi dall’ambito naturalistico - ambientale, a quello storico-culturale, sino all’architettonico, permettendone la sua fruizione sia alla comunità residente che ai turisti.
L’esigenza di una cartografia aggiornata e precisa, come pure delle bacheche informative (in larice PEFC al naturale), che “raccontano” tutto l’ambito dell’Ecomuseo, è condivisa sia dall’Azienda per il Turismo locale che dalle diverse sezioni SAT presenti sul territorio.
Considerando la viabilità nella sua totalità, dai semplici sentieri e strade interpoderali sino alle strade statali, riportandola poi in una cartina escursionistica cartacea e sulle numerose bacheche, si ottengono preziosi strumenti volti a facilitare la conoscenza puntuale dell’intero territorio dell’Ecomuseo, con le sue principali attrattive naturalistiche e architettoniche.
La ristrutturazione dell’importante manufatto storico (oggi ponte pedonale), da sempre conosciuto come il “Ponte delle Tre Arche” e da sempre ritenuto strategico per l’unione tra la zona del Banale e quella del Bleggio - Lomaso, ha permesso la valorizzazione di un elemento identificativo sia della storia del giovane paese di Ponte Arche, al quale ha dato il nome, come della storia delle 3 antiche Pievi (Banale, Bleggio e Lomaso) che dal medioevo ne hanno condiviso le spese per la sua manutenzione.
Se un ponte, in quanto tale, ha valore di collegamento e comunicazione tra due sponde, il “Ponte delle Tre Arche” ha quale valore aggiunto il fatto che il progetto della sua ristrutturazione è frutto della collaborazione tra tutte le comunità locali, unite in questo caso per un bene comune.
Il Ponte assume a tutti gli effetti un significato altamente simbolico: esso rappresenta in maniera concreta la collaborazione e la capacità di unire le forze, spirito che ha animato le Tre Pievi in passato e che oggi caratterizza l’Ecomuseo.
I lavori di ristrutturazione hanno previsto il ritorno del ponte alla sua storica architettura, con due muretti laterali in granito della vicina Val Genova, e una nuova pavimentazione in porfido trentino, mirando a valorizzarlo nel suo attuale ruolo di “biglietto da visita” del paese e dell’attiguo Parco delle Terme di Comano.